di Don Alberto Vitale
Sono Parroco a S.
Andrea Marina (CZ) dal 15/01/1984 e ho ancora vivo nella mia mente il ricordo, come testimone
oculare, delle esequie della Serva di Dio Mariantonia Samà, detta anche
"Monachella di San Bruno",
avvenuti il 29 Maggio 1953. Una fiumana di popolo riempiva tutte le strade del paese; la salma di Mariantonia Samà posta in una bara
scoperta, veniva portata in processione per le principali vie ed io insieme ad altri bambini, per poterla vedere, tanta
era la calca e la folla, siamo saliti sul muretto, come Zaccheo che salì su un
sicomoro per vedere Gesù.
Vi parteciparono tutte le associazioni di Azione Cattolica
(allora fiorenti in paese), le Associazioni
"Figlie di Maria", delle "Madri Cristiane", delle Suore
Riparatrici e tutto il popolo. Per due giorni la bara scoperta rimase nella cappella
delle Suore Riparatrici, del Cimitero di S. Andrea, dove un flusso continuo di
gente andava e veniva, per venerarla, pregarla e tagliuzzava pezzi del suo vestito per tenerli come reliquia, perché
dicevano "è morta la
Monachella... è morta una
santa! Lei preghi per noi!"
Mariantonia Samà fu considerata santa non solo dopo la sua
morte, ma anche durante la sua vita terrena. Molti sono i
presunti interventi miracolosi attribuiti alla sua intercessione.
Quando Mariantonia a 34 anni rimase orfana di madre, si
occuparono di lei le Suore Riparatrici del
Sacro Cuore, residenti in paese, facendola seguire da un sacerdote (Don Bruno
Cosentino) che le portava ogni mattina la Comunione, mentre le suore le
facevano ascoltare il Vangelo o la vita di qualche santo e l'aiutavano a
completare la sua formazione cristiana.
Dopo aver preso atto della sua preparazione e del suo
desiderio, le suore decisero di aggregarla alla loro Congregazione mediante i voti privati e la consegna del velo nero,
che Mariantonia usava anche di notte. Da quel momento fu chiamata la
"Monachella di San Bruno". La sua fama di santità si era diffusa da
tempo nella popolazione, perché donna di preghiera, di penitenza e, soprattutto, per i suoi consigli per i vari
problemi personali e familiari e per il dono della chiaroveggenza delle situazioni dei propri figli o mariti
lontani per la guerra. Ogni persona
angosciata sentiva il bisogno di confidarsi con la Monachella, la quale trovava
sempre parole adatte per confortare, per infondere sempre
fiducia e abbandono alla volontà di Dio. Il 3 agosto 2003, nel 50° della sua
morte, i resti mortali, composti in un'urna, sono stati traslati dal Cimitero
alla Chiesa Matrice di S. Andrea e collocati nel lato destro della stessa
Chiesa. In quell'occasione fu celebrata in piazza la S. Messa presieduta da
S.E. Mons. Antonio Cantisani con molti Sacerdoti concelebranti tra cui io
sottoscritto alla presenza di una folla di fedeli.
S. Andrea Jonio, 20 Aprile 2011
Sac. Alberto
Vitale Parroco
Venerata Mariantonia,ho sentito parlare di te solo 10 minuti fa. Poiche' credo molto nella sofferenza che ci associa al Crocifisso ti prego di dare Fede ai miei familiari che non ne hanno il Dono Mario e Franco Grazie
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